Come è stato già sottolineato, la maggior parte delle esportazioni mondiali di greggio è trasportata sulle grandi rotte, e ciò avviene con navi di grossa stazza, prevalentemente con VLCC.
Dal momento che un VLCC da 250 mila tonnellate può effettuare in un anno non più di 5 traversate (rotte da 12 mila miglia circa dal Medio Oriente agli USA), il dato sul traffico petroliero marittimo può facilmente tradursi, sia pure con qualche approssimazione, in termini di domanda di trasporto: per ogni milione di barili/g trasportato occorrono 200 carichi di 250.000 tonnellate, ossia 5 traversate di 40 VLCC.
Per un totale di 20 milioni di b/g. - corrispondente alla movimentazione di petrolio aggiuntiva via mare contemplata dalle previsioni al 2030 descritte in precedenza, occorrono 4.000 carichi di 250.000 T.
In altre parole, per far fronte alla futura domanda di trasporto marittimo occorrerà che nei prossimi 25 anni, non solo venga fortemente rinnovata la flotta cisterniera esistente, ma che la capacità complessiva venga grosso modo raddoppiata, costruendo altre 800 petroliere VLCC che operino a pieno regime (5 traversate l'anno) o un naviglio equivalente in grado di svolgere lo stesso servizio.
Tratto dal Libro: "Traffico Petrolifero e Sostenibilità Ambientale".
Co-Autore Prof. Ugo Bilardo