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Creato da Alessandra Mariani « clicca sul nome per leggere il curriculum dell'autore

Il futuro dell'energia

Uno degli aspetti fondamentali dello sviluppo industriale è stata la diffusione dello sfruttamento dell’elettricità nell’industria.
A renderlo possibile fu in primo luogo la messa a punto della dinamo (1872), capace di trasformare energia meccanica in energia elettrica.
Tra i crescenti impieghi della nuova forma di energia possiamo ricordare l’ILLUMINAZIONE (Thomas Edison 1879), il telegrafo elettrico (Samuel Morse 1833), la telegrafia senza fili (Guglielmo Marconi 1901), il telefono (Antonio Meucci 1856), il cinematografo (fratelli Lumière 1895).
Grazie ad una maggiore disponibilità di energia e di acciaio, si avvantaggiò l’industria meccanica, per il cui sviluppo fu determinante la messa a punto del motore a scoppio (1876 – 1890).
Il petrolio, utilizzato in passato solo per l’ILLUMINAZIONE, con l’impiego della benzina come carburante per i motori a scoppio e con l’invenzione del motore Diesel (1897), acquistò un peso fondamentale.
Le tecniche per la sua estrazione e lavorazione vennero perfezionate negli Stati Uniti, dove nel 1859 fu scavato il primo pozzo di estrazione e che nel 1913 producevano i due terzi del greggio estratto nel mondo.

L’energia elettrica ha quindi influenzato tutto lo spettro delle attività umane: lavoro, trasporti, vita domestica, attività culturali, tempo libero, tutela della salute; non c’è settore che non abbia beneficiato dell’avvento dell’elettricità.

La domanda energetica dell’Occidente industrializzato, ormai assunta come indicatore di crescita, è in continuo aumento.
In Italia, nel 1930 i consumi di energia elettrica ammontavano a circa 8000 GWh; nel 1950 esattamente a 20.218 GW; nel 1970 i consumi risultavano pari a 105.637 GWh.
Nel 1986, 183.030 GWh hanno coperto il fabbisogno nazionale e la tendenza è in continua crescita.

Per poter utilizzare l’energia è necessario dapprima produrla o raccoglierla (se pensiamo alle nuove forme di energia eolica, solare, etc), poi trasformarla nella forma più adatta, immagazzinarla ed infine trasportarla e distribuirla all’utenza nella forma, nel luogo, nel momento e nella quantità necessari.
A questo è preposta l’industria energetica; essa deve assicurare, nel modo economicamente più competitivo, la continuità e l’affidabilità del servizio attraverso nuove tipologie di produzione, DISTRIBUZIONE , utilizzazione di beni e servizi, basate su automazione e informatizzazione.

Un obiettivo della moderna industria energetica è quello di volgere la produzione di energia elettrica a favore dello sfruttamento delle fonti RINNOVABILI - ancora in fase sperimentale - rispetto alle grandi potenzialità offerte dalle fonti tradizionali.
Obiettivo che ha un risvolto fondamentale dal punto di vista delle problematiche concernenti la salvaguardia ambientale e la tutela della salute.

Ed è precisamente questa la grande sfida dell’industria elettrica oggi: conciliare lo sviluppo con la tutela dell’ambiente.