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L'Autorità scrive le regole e fa da "arbitro" nel mondo dell'energia - Rocco Colicchio -

Oggi parliamo di un argomento che riguarda tutti noi: l’energia.  Un settore nel quale in quest’ultimo anno sono accaduti molti eventi importanti, dall’incidente nella centrale nucleare di Fukushima in Giappone, al referendum sul nucleare in Italia, dall’aumento dei prezzi del petrolio che ha fatto impennare la benzina, fino all’emergenza gas per il grande freddo di inizio febbraio. E poi, quante volte a casa si discute di bollette troppo salate o di luci lasciate troppo accese?
Per provare a capire meglio come funziona il mondo dell’energia, abbiamo pensato ad un ‘viaggio’ in compagnia di alcuni grandi esperti del settore, i  componenti dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas.

Sarò il primo ‘compagno di viaggio’: componente dell’Autorità,  molto esperto in materie giuridiche (sono stato giudice alla Corte dei Conti) con una passione per il calcio. Vi spiegherò perché l’Autorità somiglia un po’ ad un "arbitro" nel settore energia.

Che cosa è l’Autorità per l’energia?

L’Autorità è un’Istituzione indipendente (vuol dire che non deve dipendere dalla politica, e da nessun altro), per operare nel settore dell’elettricità e del gas.
E’ nata per difendere tutti i consumatori, in un momento particolare, quando in Europa è iniziato il percorso per aprire i mercati dell’energia alla concorrenza: in altre parole, quando cominciava il processo di liberalizzazione, quello di cui molto si parla oggi sui giornali per i provvedimenti varati dal Governo e che riguardano anche l’energia.

Per  fare in modo che potesse nascere la  concorrenza, in un settore vasto e importante come quello dell’elettricità e del gas, dove esistevano pochissime grandi aziende monopoliste (che, quindi, controllavano tutto il mercato) serviva qualcuno che decidesse precise ‘regole del gioco’. Un organismo ‘sopra le parti’ che non solo scrivesse le regole per favorire l’apertura dei mercati ma controllasse il rispetto di queste regole da parte di tutti gli operatori: le varie aziende che operano nel settore (dall’Enel, all’Eni, all’Acea, per citarne alcune anche se ce ne sono moltissime altre).

Così è nata l’Autorità, con la legge n. 481 del 1995. 
In questi 17 anni, l’attività dell’Autorità è stata di fare regole, uguali per tutti, per far funzionare al meglio i mercati di luce e gas.
Regole per tutelare gli interessi e i diritti di tutti i consumatori, cercando di migliorare  l’efficienza,  la qualità dei servizi e aumentare la concorrenza (avere tanti operatori che propongono tante offerte fa bene ai prezzi e alla qualità del servizio).

Di cosa si occupa esattamente l’Autorità?

Nel calcio, quando si gioca una partita, c’è una figura che ha un ruolo determinante perché deve essere attento e imparziale nel rispetto delle regole in campo: è l’arbitro.
Ecco, l’Autorità per l’energia ha un po’ la funzione dell’arbitro: è imparziale, perché è al di sopra di tutte le parti e controlla che tutti coloro che operano nei mercati dell’energia, aziende e istituzioni, rispettino  le “regole del gioco”, che lei stessa scrive e approva.
Proprio come in una partita, in cui un bravo arbitro è spesso determinante per la qualità del gioco, anche l’Autorità fa di tutto per svolgere al meglio la propria attività, con l’obiettivo di tutelare i consumatori, cioè  tutti noi, e di assicurare che ogni volta che “spingiamo” un interruttore o accendiamo un fornello il servizio sia efficiente ed il meno costoso possibile.

Voi direte, le bollette aumentano sempre; questo dipende molto dal fatto che l’elettricità in Italia viene fatta con petrolio e gas che al 90% vengono importati. Ma è anche vero che senza la concorrenza e senza le regole fatte in questi 17 anni, oggi l’elettricità costerebbe molto di più perché in questi anni il petrolio è notevolmente aumentato. Invece, poter scegliere fra tante offerte nel mercato libero, consente anche di risparmiare. 

Da chi è composta e chi ci lavora?

A decidere il “come” far rispettare le regole”, non è una sola persona: l’Autorità è guidata da un piccolo gruppo di persone, il “Collegio”, composto per legge da un Presidente e quattro Commissari.
I componenti del Collegio restano in carica 7 anni, non possono essere rinominati e non possono avere rapporti di consulenza né di altro genere con le imprese che operano nel settore anche per i 4 anni successivi al termine dell’incarico.
Questo è importante per l’indipendenza da forze politiche e dalle aziende. 
 
Per far funzionare al meglio l’Autorità è inoltre indispensabile un’ottima "squadra", cioè i suoi dipendenti: oggi sono 180 e vengono selezionati con concorso pubblico, per assicurare un’alta preparazione tecnica. 
Per lavorare in Autorità bisogna avere una buona preparazione, ad esempio avendo studiato ingegneria, legge o economia. E poi, occorre avere a cuore l’interesse pubblico: dalla signora che reclama perchè non le arrivano le bollette o perché il suo fornitore non risponde al telefono, fino alle piccole e grandi aziende che lamentano l’elettricità troppo cara o le interruzioni sulle reti. 

Che cosa  fa l’Autorità?

Gli esperti dell’Autorità decidono le regole per migliorare il funzionamento dei mercati di luce e gas. Regole attente all’ambiente e all’efficienza.
Regole uguali per tutti, per favorire la concorrenza. Infatti, da qualche anno in Italia come nel resto dell’Unione Europea, il mercato dell’energia elettrica (2007) e del gas (2004) è stato liberalizzato. Per i consumatori è un cambiamento importante, perché nel mercato aperto alla concorrenza tutti possono scegliere fra tante offerte commerciali di energia elettrica e gas a prezzi e condizioni anche molto diverse.

Questo è il “mercato libero”. Mercato libero significa che adesso tutti noi possiamo decidere da quale venditore acquistare l’elettricità e il gas di cui abbiamo bisogno, pagando  secondo l’offerta prescelta: a prezzo bloccato, con gli sconti, o magari per una fornitura congiunta luce-gas o di energia ‘verde’.
Per cambiare venditore non c’è nessun obbligo, è una scelta volontaria che tutti possiamo fare se pensiamo di aver trovato un’offerta conveniente per le nostre esigenze.

E chi non sceglie?
Chi non sceglie rimane nel “servizio di tutela”, dove è l’Autorità, con i suoi esperti  che ogni tre mesi aggiorna i prezzi per famiglie e piccole imprese che non hanno scelto una nuova offerta.

Piuttosto, occorre fare attenzione perché il possibile risparmio non riguarda tutta la bolletta ma solo una parte, quella dei servizi di vendita, che pesa per un po’ più della metà del totale. L’altra metà è composta dai cosiddetti ‘servizi di rete’, ovvero i costi  per far arrivare l’elettricità dalle centrali alle abitazioni e  misurare i nostri consumi. E poi ci sono le imposte.

L’Autorità, sempre con i suoi esperti, stabilisce quello che dobbiamo  pagare per il trasporto dell’energia sulle linee di TRASMISSIONE nazionale, ovvero dalle centrali fino alle reti di DISTRIBUZIONE e poi dalle reti di DISTRIBUZIONE locale fino alle nostre abitazioni. Stabilisce anche quanto debbano essere pagate le società per la lettura del nostro contatore, l’apparecchio che “misura” i nostri consumi di energia elettrica o gas.
Questa attività si chiama "stabilire le tariffe" e viene fatta con un obiettivo: assicurare gli investimenti per lo sviluppo delle reti e servizi efficienti da parte degli operatori al minor costo possibile per i consumatori.

Multe

Fra i compiti dell’Autorità, proprio come fanno gli arbitri, c’è anche quello di usare il cartellino giallo e addirittura quello rosso (anche se cerchiamo di farlo il meno possibile…) affinchè tutti i ‘giocatori’, ovvero gli operatori del settore elettrico e del gas rispettino le regole. Fra queste, solo per fare alcuni esempi, le regole sulla qualità dei servizi ai consumatori, ad esempio riducendo o eliminando le interruzioni elettriche, oppure le regole che i venditori devono rispettare quando presentano un’offerta, le regole sulla sicurezza del gas per evitare incidenti.

L’Autorità si occupa anche dei bonus per le famiglie disagiate economicamente o molto numerose (sconti sulle bollette) e ha approvato un sistema di ‘rimborsi’  in bolletta ad esempio quando le imprese sono in ritardo nel soddisfare le varie richieste (allacciamenti, attivazione o disattivazione delle forniture, consegna di preventivi, sostituzione del contatore guasto etc.).


Consumatore informato=consumatore tutelato

Una delle missioni più importanti dell’Autorità, come abbiamo visto, è la tutela del consumatore.  E per tutelarlo bene, deve avere una corretta informazione.
Venire in una scuola a parlare di energia, significa fare proprio questo. Dare un piccolo contributo. Perché adesso,  con la liberalizzazione, tutti noi (e anche voi!!) siamo diventati protagonisti e siamo noi a poter scegliere che cosa ci conviene o meno e da quale venditore comprare.

Ovviamente non è sempre facile orientarsi, soprattutto all’inizio: per questo motivo, l’Autorità ha messo a disposizione del consumatore una serie di “servizi utili”, fra i quali:
- Il Trovaofferte, per confrontare le diverse offerte di energia elettrica e gas
L’Atlante dei diritti, per informare in modo chiaro e semplice su tutti i nostri diritti nel mondo dell’elettricità e del gas
- Lo Sportello per il consumatore, dove chiamando il numero verde 800.166.654 "l’Autorità risponde" a tutte le nostre domande e ci dà assistenza anche per i reclami.

Tutti  questi servizi sono consultabili collegandosi al sito dell’Autorità: www.autorita.energia.it.