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ENEA - Rapporto Energia e Ambiente


“Il Rapporto Energia e Ambiente dell’ENEA costituisce un punto di riferimento per tutto il settore energetico del Paese, e presenta analisi e scenari di grande utilità al decisore politico.” – ha sottolineato l’On. Stefano Saglia, Sottosegretario allo Sviluppo Economico, intervenendo oggi in chiusura dei lavori – “Questi scenari permetteranno di effettuare scelte strategiche nel settore energetico, che dovranno essere orientate alla “Global Green Growth”, dando continuità agli incentivi per l’efficienza energetica, ed investendo sulle rinnovabili e sul nucleare, per svincolare il nostro Paese dalle oscillazioni degli approvvigionamenti delle fonti fossili, per ridurre le emissioni di CO2 e per perseguire il raggiungimento degli obiettivi europei.”

“Un sistema energetico più efficiente e sostenibile per un futuro a basse emissioni di anidride carbonica è possibile, anzi il processo di trasformazione tecnologica è già in atto” - ha dichiarato l’Ing. Giovanni Lelli, Commissario dell’ENEA, in apertura della presentazione del Rapporto Energia e Ambiente che si è tenuta oggi all’ENEA. “Il Rapporto Energia e Ambiente dell’ENEA presenta il quadro delle dinamiche in atto nel contesto del sistema energetico nazionale e internazionale, mettendo in luce le diverse evoluzioni tecnologiche di medio e lungo periodo che consentirebbero al Paese di dare un maggiore impulso allo sviluppo di un sistema energetico efficiente e sostenibile, che contribuisca a perseguire una leadership tecnologica a livello europeo, un mercato dell’energia economicamente competitivo e in grado di garantire la sicurezza delle forniture, in accordo con gli obiettivi fissati dalla Commissione Europea.”
“Le nuove funzioni di Agenzia acquisite dall’ENEA si aggiungono a quelle di Ente di Ricerca, rafforzandone il mandato di supporto tecnico dei settori produttivi e dei servizi per il rilancio del sistema industriale, con particolare riferimento a quello della Green Economy.” – continua Lelli – “Va in questa direzione la collaborazione in atto con il Ministero dello Sviluppo Economico per la definizione di una strategia energetica nazionale che indichi un percorso sostenibile e competitivo per il sistema energetico nazionale.”

“Il supporto tecnico dell’ENEA è di fondamentale importanza per lo sviluppo delle tecnologie della Green Economy. – ha concluso l’On. Saglia – Come dimostra il solare termodinamico, che rappresenta un esempio di successo, perché si è riusciti in solo dieci anni, partendo dalla ricerca di base condotta nei laboratori ENEA ad arrivare alla realizzazione dell’impianto dimostrativo presso la Centrale a ciclo combinato dell’Enel a Priolo Gargallo in Sicilia.”

Roma, 30 novembre 2010

Il Rapporto Energia e Ambiente – Analisi e Scenari - dell’ENEA, giunto alla sua 11a edizione, presenta in maniera sintetica le dinamiche in atto nel sistema energetico nazionale e internazionale, mettendo anche in luce, attraverso le proprie analisi di scenario, i percorsi tecnologici che consentirebbero all’Italia di dirigersi verso uno sviluppo di tipo sostenibile e di avviare un processo di rilancio dell’industria in settori quali l’efficienza energetica, le fonti rinnovabili, il nucleare e l’uso di fonti fossili con tecnologie “pulite” CCS (Carbon Capture and Storage - cattura e sequestro del carbonio).

IL QUADRO INTERNAZIONALE

Nel 2009, gli investimenti mondiali nel settore energetico hanno subito una flessione a causa delle crisi economica: gli investimenti in fonti rinnovabili hanno registrato un calo di circa il 7%, ben inferiore alla diminuzione del 19% registrata nel settore del petrolio e del gas.
Il cammino ormai avviato verso uno sviluppo economico sostenibile è dimostrato anche dalla crescita dell’efficienza energetica nei paesi dell’area OCSE, dall’aumento degli investimenti pubblici in tecnologie low-carbon, dalla commercializzazione di veicoli ibridi ed elettrici e dalla ripresa degli investimenti nel settore nucleare.

IL SISTEMA ENERGETICO ITALIANO

La domanda di energia
Nel 2009 la domanda di energia primaria  dell’Italia è calata del 5,8% rispetto all’anno precedente, con una contrazione significativa delle fonti fossili e una contemporanea crescita di rinnovabili e importazioni di energia elettrica.
La domanda italiana di energia per fonte è composta per il 41% da petrolio; 36% gas; 5% energia elettrica importata; 7% combustibili solidi. Rispetto alla media UE la composizione della domanda è caratterizzata da un maggior ricorso al petrolio, al gas e all’importazione costante di energia elettrica.

Consumi finali per settore
Rispetto all’anno precedente, i consumi finali di energia sono diminuiti complessivamente del 5,2%, con settori maggiormente colpiti dal calo della produzione industriale (trasporti -1,8%; settore civile +3,5%; industria -20%)

Dipendenza dall’estero e fattura energetica
Nel 2009, il livello di dipendenza energetica dall’estero è rimasto sostanzialmente invariato, attestandosi intorno all’85%, rispetto a circa il 70% della media dei 27 Paesi UE.
La contrazione della produzione industriale nel 2009 ha comportato anche un calo della produzione nazionale di energia elettrica pari all’8,5%, con una diminuzione del 3,6% nel settore termoelettrico, basato per il 44% circa sul gas naturale.
La fattura energetica dell’Italia è scesa a poco più di €41 miliardi, in forte calo rispetto al picco di circa €57 miliardi toccato nel 2008.

Le fonti rinnovabili
Nel 2009 il consumo interno di energia da fonti rinnovabili è aumentato del 16% e rappresenta ormai un quinto dei consumi complessivi di elettricità. La produzione di energia elettrica da rinnovabili è cresciuta del 17%, pari a poco meno di un quarto del totale della produzione nazionale.
Settori quali il fotovoltaico, l’eolico, i rifiuti e le biomasse hanno registrato l’incremento più significativo, raggiungendo una quota pari al 32% del totale dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, che comprendono anche settori “tradizionali” quali l’idroelettrico e il geotermico.

LE ANALISI DI SCENARIO ENEA

Le analisi di scenario condotte dall’ENEA mirano a identificare i trend di sviluppo del sistema energetico nazionale, in grado di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale, competitività economica e sicurezza nelle forniture energetiche.
L’ENEA prende in esame due tipologie di scenario:
• scenari di “riferimento”, che individuano l’evoluzione tendenziale del sistema con la normativa attuale;
• scenari di “intervento”, che delineano i trend del sistema con l’introduzione di misure più stringenti in materia di energia e ambiente.

Produzione e consumo di energia
Negli scenari di “riferimento”, si prevede che i consumi finali di energia riprendano a crescere con il superamento della crisi economica.
Viceversa, negli scenari di “intervento” i consumi energetici potrebbero ridursi ulteriormente per effetto dell’accelerazione tecnologica nei settori dell’efficienza energetica, delle rinnovabili, del nucleare e della CCS. Complessivamente nel lungo termine (al 2050), i consumi di energia negli scenari di “intervento” risulterebbero di oltre il 20% inferiori a quelli degli scenari di “riferimento”.

Emissioni di gas serra
Per effetto del calo dei consumi di energia, le emissioni di CO2 nel 2009 si sono ridotte di circa il 15% rispetto al 2005. Per mantenere questa tendenza a decrescere occorrerà però intervenire nel sistema energetico con misure più stringenti.
Negli scenari di “intervento”, la riduzione delle emissioni deriverebbe essenzialmente dal calo della domanda di energia, come conseguenza dell’incremento di efficienza, di un uso più razionale dell’energia, di una maggior diffusione di tecnologie low-carbon nella generazione elettrica (rinnovabili, nucleare e CCS) e di una crescita della produzione termica da fonti rinnovabili. Negli scenari di “intervento” al 2050, le emissioni si ridurrebbero complessivamente di oltre un terzo rispetto ai trend identificabili negli scenari di “riferimento”.

GREEN ECONOMY

A dispetto della crisi economica internazionale e nonostante l’abbassamento dei prezzi   petroliferi, a livello mondiale gli investimenti 2009 in renewable energy technologies  sono aumentati del 230% rispetto al 2005.
L’Italia manifesta difficoltà nella tenuta competitiva della propria base industriale nei nuovi settori delle tecnologie low-carbon. Negli ultimi anni, gli investimenti italiani in questi settori hanno mostrato un apprezzabile tasso di crescita (persino superiore a quello degli Stati Uniti, secondo Paese in termini di investimenti totali dopo la Cina), ma risultano ancora scarsamente concentrati sull’innovazione tecnologica.
In Italia, le politiche d’incentivazione alle rinnovabili non hanno inciso nello sviluppo di una soddisfacente filiera industriale nazionale, diversamente da quanto verificatosi, ad esempio, in Germania. Nel settore delle rinnovabili, i dati più recenti indicano che l’Italia abbia una propensione ad importare componenti superiore alla media dei Paesi UE (a 15), principalmente nel settore fotovoltaico.

 

30/11/2010

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