Questo piccolo libro viene incontro a tre esigenze, molto concrete ma, purtroppo, non apprezzate abbastanza. La prima è l’esigenza di mantenere viva, fra le nuove generazioni soprattutto, l’attenzione verso la storia. Se è giusto aprire gli occhi sul presente e consolidare il nostro impegno per il futuro, non meno importante è conoscere i processi che hanno portato alla nostra visione del mondo, privilegiando magari le strade che hanno avuto maggiore successo, ma soffermandosi un poco anche ad interrogarci sulle ragioni per cui visioni diverse del mondo hanno avuto vita difficile. Questo vale anche per la storia della scienza, che non va proposta sotto l’arida forma di catalogo cronologico delle principali scoperte, ma immergendo il lettore nel dialogo incessante fra osservazioni, esperimenti e formulazione di teorie dal quale ha preso forma la nostra concezione del mondo naturale.
Questo modo di fare storia acquista un valore particolare quanto si applica a quegli aspetti delle scienze della natura nelle quali l’oggetto di studio è proprio il cambiamento nel tempo come, in biologia, nelle due dimensioni che chiamiamo, rispettivamente, evoluzione e sviluppo.
Quale sia il proposito dell’Autore, lo si legge chiaramente nel titolo: L’Evoluzione dell’Evoluzionismo. Dunque, un importante capitolo della storia della scienza, e con questo veniamo incontro alla prima esigenza annunciata in apertura.
Secondo, una storia al centro della quale vi è la visione evoluzionistica del vivente, argomento troppo spesso ignorato o frainteso, che molti hanno riposto in fretta nel limbo delle idee pericolose o sbagliate, subito dopo aver solennemente celebrato, dodici anni fa, il secondo centenario della nascita di Charles Darwin, coincidente con i centocinquant’anni dall’uscita de L’origine delle specie.
Terzo, Ettore Ruberti non si è limitato a parlare di Lamarck, di Darwin e del Neodarwinismo dell’ultimo secolo, ma ha aperto numerose finestre sulla storia di altri fondamentali capitoli della biologia che, pur senza perdere la loro identità e autonomia, hanno trovato una sempre più solida via proprio alla luce dell’evoluzione.
Prof. Alessandro Minelli,
Università di Padova