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In viaggio con le Ferrovie nella storia d'Italia - Daniela Carosio -

Quella delle Ferrovie dello Stato è una storia di innovazioni, sperimentazioni, record e grandi investimenti infrastrutturali, vissuta in parallelo ad un quotidiano servizio di trasporto per i cittadini: pensando a loro, e al futuro del Paese, le Ferrovie dello Stato si sono costantemente evolute, vivendo tante fasi e contribuendo in maniera determinante allo sviluppo nazionale.
Il treno, i binari e le stazioni, fanno parte del vissuto degli italiani fin dalla nascita del Paese, e hanno sempre rappresentato il desiderio e la possibilità di cambiamento, sviluppo, modernità, di ricerca di nuove e più positive realtà. In questi 150 anni di Unità d’Italia, le Ferrovie hanno svolto un decisivo ruolo di unificazione, collegando sempre più velocemente le tante e diverse regioni del Paese e favorendo l’incontro di persone e lo scambio di beni, di culture e di idee.
Ripercorriamo insieme le tappe più importanti di questa storia.

1839 - Il 3 ottobre 1839 è l’anno di nascita delle Ferrovie in Italia: la locomotiva a vapore Bayard percorre la Napoli – Portici, poco meno di 8 km, in soli 11 minuti, raggiungendo la velocità di 50 km l’ora. All’inaugurazione di quest’opera rivoluzionaria, Ferdinando II di Borbone, re delle Due Sicilie.

1861 - All’unità d’Italia, il Paese dispone di circa 2.000 km di strade ferrate, per lo più al Nord, contro i 10.000 della Francia e i 15.000 dell’Inghilterra. Il giovane Stato italiano avvia un imponente programma di infrastrutturazione ferroviaria, considerando la Ferrovia un necessario strumento di sviluppo e unificazione.

1871 - Viene inaugurata la galleria del Moncenisio, 13,6 km scavati nel cuore delle Alpi con l’utilizzo di nuove macchine perforatrici. Si aprono nuove strade verso l’Europa. Le Ferrovie stanno progressivamente diventando la spina dorsale del Paese. Un decennio dopo, la rete sarà di oltre 10 mila chilometri.

1900 - L’Italia inizia a fare scuola in campo ferroviario: la locomotiva a vapore RA 3701, presentata all’ESPOSIZIONE di Parigi, raggiunge i 126 km/h nei test in linea, suscitando enorme scalpore nelle cronache dell’epoca. Negli stessi anni, la trazione elettrica inizia a sostituire quella a vapore con enormi vantaggi per i viaggiatori. Polvere di carbone e fumo vengono infatti eliminati e anche il rumore ridotto drasticamente.

1905 - Il 1° luglio, nasce l’Azienda Unitaria delle Ferrovie dello Stato, che sancisce il  criterio dell’unificazione: dai fabbricati di stazione alla foggia delle locomotive, allo stile delle carrozze, si pensa e si costruisce con un unico criterio nazionale.

1927 - Insieme alla stazione di Napoli Mergellina viene inaugurata la “direttissima” Roma - Napoli (l’attuale linea ferroviaria via Formia). E’ la prima delle “direttissime”, pensate per consentire velocità di marcia sostenute. L’altra “direttissima” dell’epoca fu quella dell’Appennino, tra Bologna e Prato, capolavoro d’avanguardia ingegneristica.

1936 - Nasce il primo elettrotreno tutto italiano, l’ETR 200, che apre la strada all’Alta Velocità. Negli anni successivi, con l’aumento dell’elettrificazione della rete, i record di velocità si rincorrono. Nel 1939 l’ETR 212 stabilisce il record mondiale di velocità commerciale, toccando i 203 km/h.

1953 - Tra Roma e Milano fa la sua comparsa l’ETR 300, subito ribattezzato Settebello, per le sette carrozze che lo compongono. Con la sua forma innovativa è l’emblema della ricostruzione e del design italiano. Al Settebello si affianca qualche anno dopo l’ETR 250, denominato Arlecchino.

1968 - Continuano i lavori di adeguamento delle reti e dei sistemi di controllo del traffico, che consentono velocità sempre maggiori. In una dimostrazione sulla Roma - Formia viene raggiunta la velocità di 248 km/h.

1976 - Dopo decenni di studi per la progettazione di un treno che potesse vincere la sfida con la tortuosità dei tracciati e la complessità orografica del territorio italiano, nasce il primo elettrotreno a cassa oscillante, ideato e costruito interamente in Italia: l’ETR 401, più noto come Pendolino. Ideato e realizzato dalle Ferrovie dello Stato e dalla Fiat Ferroviaria per raggiungere i 250 km/h, il Pendolino rappresenta una tappa miliare nel percorso verso l’AV italiana, una tecnologia made in Italy poi adottata dalle reti finlandese, inglese, tedesca e cecoslovacca.  Il Pendolino non è che il capostipite della fortunata serie di treni ad assetto variabile, di cui l’attuale ETR 600 è l’ultima evoluzione.

1985 - Le Ferrovie dello Stato, ottanta anni dopo la nazionalizzazione, diventano Ente: si avvia il processo di trasformazione che lo porterà nel 1992 ad essere Società per Azioni, una formula per meglio rispondere alle mutate condizioni del mercato.

1989 - Il 25 maggio, sulla Direttissima Roma – Firenze, viene infranto il muro dei 300 km/h. L’elettrotreno prototipo ETR X 500 tocca i 317 km/h, realizzando il primo record ufficiale riconosciuto dalle FS e migliorato poco tempo dopo dall’ETR Y 500 che raggiunge i 321 km/h.

1999 - Si avvia la divisionalizzazione della società, che porterà alla nascita, agli inizi del nuovo millennio, del Gruppo Ferrovie dello Stato.

2005 - Viene completata la nuova linea AV Roma - Napoli, la prima in assoluto al mondo ad adottare l’innovativo sistema ERTMS/ETCS. Per studiare l’opera italiana vengono da tutto il mondo, dal Giappone all’America passando per la Cina e la Russia. Si viaggia con tranquillità e sicurezza a 300 km/h. Un anno dopo è la volta della Torino - Novara.

2008 - Rispettando un impegno pubblicamente assunto un anno prima, il Gruppo Ferrovie dello Stato consegna al Paese la linea AV fra Milano e Bologna. Fra le opere realizzate, uno straordinario ponte strallato sul fiume Po. Sulla nuova linea si raggiunge il nuovo record di velocità italiano: 355 km/h, superato un anno dopo dal primato di velocità in galleria: 362 km/h.

2009 - Con l’apertura della Bologna - Firenze, una linea praticamente tutta in galleria, e della Novara - Milano, si completa l’asse AV da Torino a Salerno. Mille chilometri di linee ad Alta Velocità che accorciano il paese e modificano le abitudini di mobilità degli italiani.

2013 - La prossima tappa è l’arrivo degli ultramoderni e superveloci ETR serie 1000.

Oggi il Gruppo Ferrovie dello Stato è una realtà profondamente rinnovata, moderna ed efficiente, leader di mercato in Italia e pronta ad affrontare le sfide che la liberalizzazione del settore ha lanciato sia sul territorio italiano sia nel resto d’Europa, dove le FS sono già presenti come operatore ferroviario internazionale. Attualmente il Gruppo Ferrovie dello Stato, con oltre 80 mila dipendenti, guida la mobilità ferroviaria italiana in modo competitivo ed ecosostenibile, facendo viaggiare più di 8 mila treni al giorno, trasportando 600 milioni di passeggeri e 50 milioni di tonnellate di merci l’anno su una rete di 16.700 km, di cui 1.000 ad alta velocità.   Con i nuovi treni ETR 1000 è già partita la sfida al futuro, per un servizio sempre più efficiente e rispettoso dell’ambiente: il treno, infatti, è il mezzo di trasporto più ecologico e sostenibile e l’Alta Velocità contribuisce in maniera significativa alla riduzione di emissioni di CO2 e al RISPARMIO ENERGETICO. Ultramoderno, flessibile ed ECOCOMPATIBILE, il nuovo treno superveloce di ultimissima generazione sfreccerà sui binari dal 2013.