Senza voler qui analizzare in dettaglio tutti gli aspetti normativi rilevanti ai fini delle politiche di contenimento degli oil spills, un accenno alle principali norme vigenti - a livello nazionale, europeo e internazionale - può essere utile a rintracciare il percorso seguito nell'affrontare il problema, a dare un'idea dell'ampiezza delle questioni affrontate, e a individuare inadeguatezze della regolamentazione per non essere stati considerati aspetti importanti, o perché orientamenti e prescrizioni risultano di scarsa efficacia.
Nella legislazione nazionale la norma più importante è costituita dalla cosiddetta legge per la difesa del mare, che definisce per grandi linee le competenze e gli obiettivi della politica in difesa dell'ambiente marino. Ma sul tema specifico delle maree nere la legge non offre chiarezza di interpretazione né sono stati predisposti gli strumenti per un sua effettiva applicazione.
Riferimenti ai temi della navigazione delle petroliere e della tutela dell'ambiente marino e costiero contro i versamenti di olio sono presenti nella L. 616 del 5 giugno 1962, nel D.P.R. 915/82 e in numerose altre disposizioni, ma per lo più in maniera occasionale.
Una trattazione più sistematica è rintracciabile nelle leggi con le quali sono state recepite dal nostro ordinamento due gruppi di norme stabilite a livello sovra-nazionale:
Su questi due gruppi di regole sovranazionali - poiché sono di gran lunga gli elementi normativi più rilevanti e determinano la disciplina nazionale - è opportuno soffermarsi con maggiore attenzione.
Tratto dal Libro: "Traffico Petrolifero e Sostenibilità Ambientale".
Co-Autore Prof. Ugo Bilardo