Il quadro normativo europeo è stato, fino alla fine degli anni '90, assai debole e frammentario, nonostante l'unilaterale rafforzamento e allargamento della regolamentazione in altre aree (in particolare negli Stati Uniti, con l'entrata in vigore della già citata OPA '90).
Fin dal 1978, dopo il grave incidente dell'Amoco Cadiz (con versamento di oltre 200.000 T di greggio) al largo delle coste francesi, si era posta nelle sedi istituzionali del Consiglio e della Commissione europei la questione del controllo e della riduzione degli oil spills, con la richiesta di organizzare a livello europeo un sistema di applicazione più rigorosa delle convenzioni internazionali, e di introdurre una normativa specificamente comunitaria in campi in cui le regole IMO fossero inesistenti o insufficienti.
Per molti anni, tuttavia, non se n’è fatto niente; ed è solo verso la metà degli anni '90 (in coincidenza con il passaggio dall'unanimità alla maggioranza qualificata nelle decisioni in materia del Consiglio) che inizia timidamente a formarsi il primo embrione di una politica comune di sicurezza marittima.
I principali provvedimenti di questo primo periodo sono i seguenti:
Tratto dal Libro: "Traffico Petrolifero e Sostenibilità Ambientale".
Co-Autore Prof. Ugo Bilardo