L’Energia Nucleare nel mondo
L’energia nucleare riveste nei paesi industrializzati un ruolo fondamentale nel soddisfacimento del fabbisogno di energia elettrica in condizioni di sostenibilità economica e ambientale.
Situazione mondiale dell'energia nucleare al 30.05.2008 (fonte: ONU-IAEA, 2008)
Il contributo nucleare alla produzione elettrica è stato nel 2007 del 33% in Europa (dove il nucleare è la prima fonte di produzione, davanti al carbone), del 24% nei paesi dell’OCSE (l’organizzazione della quale fanno parte i 27 paesi più industrializzati del mondo) e del 16% a livello mondiale.
Attualmente (dati IAEA al 30.05.2008) nel mondo ci sono 439 reattori in funzione in 32 paesi, 36 reattori in costruzione in 14 paesi (tra cui 11 in Europa), 93 reattori in progetto in 14 paesi e 218 reattori in opzione in 23 paesi.
La maggior parte dei paesi industriali continua a ricavare dal nucleare quote consistenti della produzione elettrica.Quota nucleare (%) nella produzione nazionale 2007 di energia elettrica (fonte:2008)
Il disastro di Chernobyl, pur motivando approfondite riflessioni in tutti i paesi che avevano impianti nucleari in esercizio, non ha avuto effetti particolari sull’evoluzione dei programmi.
Dal 1986 (anno del disastro) al 2008 la potenza nucleare in funzione nel mondo è passata da 250 a 372 GWe, con una crescita di circa il 49%.
Valutazioni del costo di produzione dell'energia elettronucleare al variare del tasso di sconto.
Posizioni Politiche
La consapevolezza del ruolo che l’energia nucleare svolge per assicurare il soddisfacimento dei fabbisogni energetici in modo sostenibile sul piano economico e ambientale è riflessa in alcune recenti prese di posizione in ambito politico internazionale.
― Nel marzo 2007 l’Unione Europea ha sottoscritto una risoluzione sulla limitazione delle emissioni di GAS SERRA con orizzonte 2020 nel cui ambito l’energia nucleare, insieme alle fonti RINNOVABILI, è indicata come mezzo per il conseguimento degli obiettivi di riduzione.
― Nell’aprile 2007 il vertice dei Ministri delle finanze del G7 ha sottoscritto una dichiarazione congiunta nella quale si stabilisce quanto segue: “Al fine di assicurare la sicurezza delle forniture di energia e di contrastare i cambiamenti climatici (…) le azioni di diversificazione possono fondarsi su tecnologie energetiche avanzate come le RINNOVABILI, il nucleare e il carbone pulito”.
― Nel giugno 2007 il vertice G8 di Heiligendamm ha emanato una dichiarazione congiunta nella quale si legge quanto segue: “Alcuni membri del Gruppo - in realtà tutti i paesi del G8 con la sola eccezione dell’Italia - ritengono che la prosecuzione dello sviluppo dell’energia nucleare possa contribuire alla sicurezza degli approvvigionamenti riducendo contemporaneamente l’INQUINAMENTO atmosferico e contrastando i cambiamenti climatici”.
― Nell’ottobre 2007 il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza un documento nel quale si dichiara che l’energia nucleare sarà indispensabile nel medio termine “per ragioni economiche e ambientali” al soddisfacimento del fabbisogno di energia dell’Europa.
― L’International Panel on Climate Change (IPCC) dell’ONU, nel rapporto di sintesi conclusivo approvato a Valencia il 17 novembre 2007, ha dichiarato che per soddisfare la domanda energetica mondiale, e in particolare quella dei paesi emergenti, è necessario un mix produttivo che includa anche l’energia nucleare.
Tratto da "L'opzione nucleare in Italia" AIN a cura di Ugo Spezia