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Le centrali nucleari. L'energia che scaturisce dal bombardamento dell'uranio con neutroni. Il processo di 'fissione/fusione nucleare'. Il problema della radioattività e delle scorie.

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La rinascita del nucleare - Patrick Moore -

«Una combinazione di energia nucleare, geotermica, idroelettrica e da biomasse
è un mezzo sicuro ed eco-compatibile per soddisfare il crescente bisogno di energia del pianeta»


All’inizio degli anni Settanta, il desiderio di salvare l’ambiente mi spinse a partecipare al primo viaggio di Greenpeace su per la spettacolare costa rocciosa del nord-ovest per protestare contro i test sulla bomba a IDROGENO nelle Isole Aleutine dell’Alaska. All’epoca, quando contribuii alla fondazione di Greenpeace, pensavo che l’energia nucleare fosse sinonimo di “olocausto nucleare”, idea peraltro condivisa dalla maggioranza dei miei compatrioti.
A distanza di quasi quarant’anni, ho cambiato le mie opinioni, e anche il resto del movimento ecologista farebbe bene a rivedere le sue, perché l’energia nucleare è l’unica fonte energetica a non emettere GAS SERRA che possa sostituirsi con efficacia ai combustibili fossili e soddisfare la crescente richiesta d’energia del pianeta.

Analizziamo il più grande produttore di GAS SERRA: il carbone. Sebbene fornisca elettricità a buon mercato, il consumo mondiale di carbone crea circa nove miliardi di tonnellate di CO2 all’anno, per lo più per la produzione di energia. Le centrali a carbone provocano la pioggia acida, lo smog, le malattie respiratorie, la contaminazione al mercurio e sono le maggiori responsabili delle emissioni di GAS SERRA.
Di converso, 439 centrali nucleari che operano globalmente impediscono ogni anno il rilascio di circa tre miliardi di tonnellate di emissioni di CO2: l’equivalente del gas di scarico di più di 428 milioni di automobili, oltre la metà delle auto oggi presenti nel mondo.
Per ridurre in modo sostanziale la nostra dipendenza dal carbone, dobbiamo cooperare per sviluppare un’infrastruttura nucleare globale. L’energia nucleare è pulita, economicamente conveniente, affidabile e sicura.
Non sono il solo tra i teorici e gli attivisti dell’ambiente ormai anzianotti ad aver cambiato idea al riguardo. James Lovelock, il padre della teoria di Gaia e il più insigne scienziato dell’atmosfera, ritiene che l’energia nucleare sia l’unico modo di evitare un pericoloso CAMBIAMENTO CLIMATICO. Per Stewart Brand, fondatore del Whole Earth Catalogue e teorico dell’ecologia olistica, il movimento ambientalista deve accettare l’energia nucleare se si vuole ridurre la dipendenza dai carburanti fossili. Il compianto vescovo Hugh Montefiore, fondatore e direttore della costola britannica di Friends of Earth, fu costretto a dimettersi quando firmò un articolo a favore del nucleare in una newsletter ai fedeli. Qualche mese fa Stephen Tindale, l’ex direttore esecutivo di Greenpeace UK, si è schierato a favore dell’energia nucleare. Queste opinioni si sono attirate scomuniche degne dell’Inquisizione da parte dei sacerdoti dell’antinucleare.

Spesso la Germania viene spacciata dai gruppi anti-nucleare come un esempio da seguire per la sua attenzione all’energia rinnovabile – in particolare quella eolica e solare – e, cosa forse più importante, perché la sua precedente amministrazione aveva sostenuto il progressivo abbandono dell’energia nucleare.
Tuttavia, secondo uno studio recente del Rheinisch-Westfalisches Institut di Essen, gli investimenti tedeschi nell’energia rinnovabile non hanno dato i risultati sperati. Le energie RINNOVABILI producono tuttora una piccola percentuale dell’elettricità del paese. Per esempio, nel 2008 l’energia solare è stata responsabile di appena lo 0,6% della produzione elettrica nazionale totale, nonostante l’immane sussidio di 12,4 miliardi di dollari.
E con 10,2 tonnellate di CO2 pro-capite, le emissioni di CARBONIO tedesche sono sostanzialmente più alte di altri paesi europei – nonostante i miliardi investiti in RINNOVABILI. La Francia e la Svezia sono tra i più bassi produttori di emissioni carboniche tra i paesi industrializzati, perché hanno fatto degli importanti investimenti nell’energia nucleare, che in Francia fornisce l’80% dell’elettricità e in Svezia il 50%. In Germania la nuova coalizione al governo si sta allontanando dall’abbandono graduale dell’energia nucleare, e ammette che, senza di essa, il paese dovrebbe costruire altre centrali alimentate a carbone e a gas, continuando nel frattempo a importare elettricità dalla Francia – elettricità prodotta dall’energia nucleare.
Eppure l’energia rinnovabile ha innegabilmente un posto importante tra i diversi tipi di energia. Se quella solare è troppo cara e inefficiente, sono fortemente favorevole all’uso dell’energia idroelettrica, geotermica e da biomasse. Tuttavia è assolutamente irrealistico suggerire, come fanno molti ambientalisti, che le RINNOVABILI e la conservazione dell’energia possano da sole soddisfare i crescenti bisogni del Pianeta.
Dopo aver riconosciuto questa realtà, molti paesi di varie parti del mondo, compresa l’Italia, si stanno spostando a favore del nucleare. Per ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili e dall’energia importata, il governo italiano ha recentemente annunciato che comincerà la costruzione di nuove centrali nucleari; l’obiettivo è che nel 2030 il nucleare possa fornire il 25% del fabbisogno energetico del paese. Questo non significa che non vi siano dei problemi reali – oltre che dei miti – associati all’energia nucleare. Ogni dubbio merita un’attenta analisi.

Dubbio: l’energia nucleare è costosa.

Realtà: l’energia nucleare è di fatto una delle fonti energetiche meno care. Uno studio comparativo indipendente pubblicato nel gennaio 2008 dal Brattle Group per lo stato del Connecticut ha stimato che l’energia nucleare (a 4038 dollari per kilowatt) forse ha il costo capitale più alto di tutti, ma produce l’elettricità più economica, fatta eccezione per il CICLO COMBINATO di GAS NATURALE senza controlli sulle emissioni di CARBONIO.

Dubbio: le centrali nucleari non sono sicure.

Realtà: l’incidente di Chernobyl è stato l’unico caso di ferite o decessi tra il pubblico a causa di un reattore nucleare a scopo civile. E fu un incidente annunciato. Quel vecchio modello di reattore sovietico non aveva vasche di contenimento: si trattava di un sistema intrinsecamente cattivo e i suoi operatori lo fecero esplodere, letteralmente. Nel 2006, il Chernobyl Forum, la multi-agenzia delle Nazioni Unite, ha riferito che solo 56 decessi possono essere direttamente attribuiti all’incidente, soprattutto a causa delle radiazioni o delle ustioni subite nel tentativo di spegnere l’incendio. Per quanto tragiche, quelle morti sbiadiscono in confronto agli oltre 5000 decessi dovuti agli incidenti nelle miniere di carbone che si verificano ogni anno nel mondo, oppure all’1,2 milioni di persone che ogni anno muoiono in incidenti d’auto. L’energia nucleare è una delle tecnologie più sicure che abbiamo inventato.

Dubbio: le scorie nucleari saranno pericolose per migliaia di anni.

Realtà: dopo quarant’anni, il combustibile usato ha meno di un millesimo della radioattività che possiede quando viene rimosso dal reattore. Ed è sbagliato parlare di scorie, perché il 95% dell’energia POTENZIALE continua a restare nel combustibile usato dopo il primo ciclo. Oggi è possibile usare quell’energia e ridurre enormemente la quantità di scorie che necessitano di esser trattate e smaltite. Di recente il Giappone si è aggiunto alla Francia, alla Gran Bretagna e alla Russia nel business del riciclo del combustibile nucleare.

Dubbio: i reattori nucleari sono vulnerabili agli attacchi terroristici.

Realtà: la vasca di contenimento, fatta di cemento armato spesso quasi due metri, protegge i contenuti dall’ambiente esterno così come da quello interno. Anche se un aereo di linea si schiantasse contro un reattore e facesse una breccia nella vasca di contenimento, il reattore non esploderebbe. Ci sono vari tipi di strutture che sono assai più vulnerabili, tra cui le centrali di GAS NATURALE, le centrali chimiche e molti target politici.

Dubbio: il combustibile nucleare può essere segretamente usato per produrre armi atomiche.

Realtà: il fatto che la tecnologia nucleare possa essere usata per scopi nocivi non è un argomento sufficiente a vietarne l’uso. Inoltre, le armi nucleari non sono più indissolubilmente legate alle centrali nucleari. La tecnologia a centrifuga permette oggi praticamente a qualunque nazione di arricchire l’uranio senza dover costruire una centrale nucleare.

Una combinazione di energia nucleare, geotermica, idroelettrica e da biomasse è un mezzo sicuro ed eco-compatibile per soddisfare il crescente bisogno di energia del pianeta.
Grazie allo scambio delle informazioni, un numero sempre maggiore di consumatori, ambientalisti, accademici, organizzazioni del lavoro, gruppi di interesse, leader di comunità e governi ha oggi compreso i benefici dell’energia nucleare.
L’energia nucleare è una delle più importanti tecnologie a sostegno dell’energia sicura, pulita, affidabile e baseload, e sarà fondamentale per raggiungere la sicurezza energetica globale. Ora che il summit di Copenhagen è alle porte e il cambiamento del clima è in cima all’agenda internazionale, dobbiamo tutti fare la nostra parte per incoraggiare la rinascita dell’energia nucleare.

Tratto da Oxygen 08-12.2009