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Forme di energia generate da fonti che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano in tempi brevi come il sole, il vento, l’acqua, le biomasse, la geotermia e tutte le fonti assimilabili.

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Considerazioni generali su energia, sviluppo e ambiente - G. Caserta -

Considerazioni generali su energia, sviluppo e ambiente

1. L’energia è il principale fattore dello sviluppo. Per produrre energia utile l’uomo deve consumare risorse energetiche (combustibili).
Negli ultimi 20 anni si è dato molto spazio alle cosiddette “Fonti RINNOVABILI di Energia” (biomasse, vento, sole, maree, ecc), mettendole spesso in        contrapposizione con le fonti fossili tradizionali (petrolio, GAS NATURALE, carbone).
I motivi sono tanti:

Innanzitutto, ci si è resi conto che le fonti fossili sono presenti sul nostro pianeta in quantità limitata mentre la crescita della  popolazione mondiale e le legittime aspirazioni di tutti gli individui ad una vita più confortevole richiederanno apporti sempre più grandi di energia. 
Attualmente le fonti fossili vengono consumate ad un ritmo che è 100.000 volte superiore a quello con cui si sono formate.
Oltre 80% dei fabbisogni energetici mondiali sono soddisfatti da queste fonti che, almeno in alcune aree del Pianeta, hanno  consentito in meno di due secoli uno sviluppo quale non si era visto nelle migliaia di anni precedenti. Le previsioni fanno ritenere che, ancora per molti decenni la situazione rimarrà immutata.
Poiché non c’è sviluppo senza energia, le fonti fossili verranno consumate ad un tasso sempre maggiore per cui  un giorno -  anche se ancora lontano – finiranno.
Le fonti fossili quindi non sono risorse RINNOVABILI.


-  Inoltre, si è ritenuto non più sopportabile l’impatto che le fonti fossili hanno sulla saluta umana, il paesaggio, l’aria che respiriamo.
L’uso indiscriminato e non controllato delle fonti fossili provoca, attraverso la combustione, forti emissioni di ANIDRIDE CARBONICA (CO2) e di altri inquinanti che a loro volta  provocano un aumento dell’EFFETTO SERRA, deteriorano il territorio, inquinano i corsi d’acqua, mettono in pericolo la flora e la fauna del Pianeta.
L’uso dei combustibili fossili potrebbe provocare danni irreversibili al nostro eco-sistema.


-  Infine si è visto che molto spesso le piccole comunità locali, soprattutto quelle delle aree del terzo mondo o delle Nazioni emergenti, sono mal servite dalle reti di produzione e DISTRIBUZIONE di energia fortemente concentrate,  come sono quelle che usano i combustibili fossili. 
Queste, quindi,  non soddisfano i reali bisogni di queste comunità che sono costrette molto spesso ad abbandonare il proprio territorio con conseguenze disastrose per l’ambiente.

Molto spesso le fonti fossili non riescono a stabilire un rapporto diretto con gli ambienti e le popolazioni rurali provocando lo spopolamento delle campagne  con notevoli danni anche per il territorio.

2. L’ambiente è il mezzo in cui nasciamo, viviamo, ci sviluppiamo.
Dall’ambiente attingiamo le risorse  che sono necessarie per i bisogni primari e per assicurare condizioni di vita via via più confortevoli.
L’ambiente può essere modificato da cause naturali o da cause antropiche (indotte dall’uomo).
Poiché l’uomo deve necessariamente usare le risorse che gli fornisce la natura per poter progredire, è necessario che lo sviluppo sia compatibile, che assicuri, cioè, condizioni di vita dignitose a tutti senza incidere troppo sull’ambiente e senza provocare effetti collaterali nocivi alla salute dell’uomo.
Si è introdotto quindi il concetto di “SVILUPPO SOSTENIBILE”.

Affinché  lo  sviluppo sia “compatibile” e  “sostenibile”, è necessario che:

- le risorse utilizzate dall’uomo per il suo sviluppo  siano diffuse, abbondanti e soprattutto  RINNOVABILI;
- le modificazioni apportate all’ambiente dalle tecnologie usate per trasformare la materia prima in prodotti utili  siano  reversibili;
- l’eventuale danno all’ambiente riparabile;- l’accettabilità sociale ed economica elevata.

Siamo ancora molto lontani dal realizzare questi principi che, per molti versi, possono sembrare utopistici.

3. Lo SVILUPPO SOSTENIBILE si basa, quindi, su tre pilastri principali: l’economico, il sociale e l’ambientale.
   Questi tre settori devono essere fortemente integrati per raggiungere l’obiettivo di una società sostenibile.

Questo “Principio di Integrazione” è stato stabilito dai capi di stato e di governo dell’Unione Europea nel Giugno del 1997 a Goteborg, derivandolo dall’ art.6 del Trattato di Amsterdam del 1998 che recita:
 
“Le necessità della protezione ambientale devono essere integrate nella definizione e implementazione delle politiche e delle attività comunitarie”

Le principali fonti RINNOVABILI di energia

4. La fonte rinnovabile primaria è il sole, il cui esaurimento è previsto non prima di 4-5 miliardi di anni.
    Il sole determina il BILANCIO ENERGETICO della terra che coinvolge gli esseri viventi, il vento, le fonti idriche, ecc.

L’energia del sole può essere sfruttata utilizzando:

- Le biomasse, ossia  piante ed altri sistemi biologici che attraverso il processo della FOTOSINTESI immagazzinano l’energia del sole nei legami chimici della materia organica della piante; queste ultime, insieme con i loro derivati – residui, rifiuti, liquami ecc. -  possono essere utilizzate per produrre energia utile attraverso una molteplicità di tecnologie molto diversificate tra loro;
- Il processo FOTOVOLTAICO, che consente di ottenere una separazione di cariche elettriche, e quindi una CORRENTE elettrica, in opportuni materiali  sotto l’azione della radiazione solare  incidente;
- Il vento, ossia  masse d’aria in movimento la cui energia cinetica può essere convertita in energia meccanica od elettrica mediante pale meccaniche rotanti e generatori elettrici;
- Un particolare vettore energetico, quale l’idrogeno ricavato dall’acqua o dal GAS NATURALE, che, bruciando, genera energia termica od elettrica e, come sottoprodotto, acqua.

N.B. Vi sono poi altri tipi di fonti RINNOVABILI, quali i salti idrici, la geotermia, il solare termico che però non vengono descritti in  questi appunti.

Le tecnologie per lo sfruttamento dell’energia del sole sono molteplici e alcune già abbastanza mature per poter essere applicate a casi concreti.

5. Le fonti RINNOVABILI di energia cioè  il sole, il vento, le biomasse, le maree, possono soddisfare le esigenze di uno SVILUPPO SOSTENIBILE?
Per il momento solo in parte; il motivo principale è che sono forme di energia molto disperse sul territorio, cioè di bassa  densità.
Ad esempio, se si volesse soddisfare tutta la richiesta di energia in Italia con l’energia solare sfruttando il processo FOTOVOLTAICO, dovremmo ricoprire di pannelli  un’area grande quasi come l’intero Lazio.
Così pure, volendo sostituire tutto il gasolio consumato in Italia in un anno con oli vegetali dovremmo coltivare  piante oleaginose su una superficie grande più della metà dell’intero territorio nazionale.
Inoltre il costo di produzione di energia da fonti RINNOVABILI è  molto elevato, tenuto conto che il prezzo di VENDITA delle fonti fossili è ancora molto basso (un litro di petrolio costa meno di un litro di acqua minerale).

Le fonti RINNOVABILI trovano applicazione lì dove il rischio ambientale è elevato, e dove è necessario migliorare la qualità della vita presso piccole comunità locali, soprattutto nelle aree del terzo mondo o in quelle delle Nazioni emergenti.

Le fonti RINNOVABILI hanno una grande valenza ambientale e sociale a cui si accompagna un contributo non trascurabile al BILANCIO ENERGETICO sia dei Paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo.