Un impianto geotermoelettrico ha la funzione di trasformare in energia elettrica l’energia termica presente nel fluido geotermico (vapore d’acqua oppure una miscela di acqua e vapore) che si forma grazie al contatto dell’acqua con strati di roccia calda.
La peculiarità dei bacini geotermoelettrici sfruttati da tali impianti è dovuta al fatto che il fluido geotermico è disponibile (a condizioni di temperatura e pressione sufficienti), a profondità relativamente modeste (da poche decine di metri fino a qualche migliaio di metri).
Generalmente un impianto geotermoelettrico è costituito dai seguenti componenti:
Possono anche essere presenti sistemi di abbattimento di alcuni composti presenti nei gas in condensabili (IDROGENO SOLFORATO e mercurio), al fin di limitare l’impatto ambientale dell’impianto.
Le emissioni in atmosfera di questi tipi di impianti dipendono dalle caratteristiche del fluido geotermico ma, per unità di energia prodotta, sono comunque decisamente inferiori a quelle derivanti da impianti alimentati con COMBUSTIBILE FOSSILE.