Si parla di ambiente sempre di più, ma non si ha la sensazione che alla rilevante quantità di parole spese sull’argomento corrispondano azioni ragionevoli, idonee per qualità e quantità a risolvere il problema.
Semmai, sembra confermarsi che in Italia “la somma delle parole e dei fatti è costante”, ossia più si parla e meno si fa.
Può valere la pena di elencare le principali domande che l’opinione pubblica si pone, e tentare di dare una risposta il più possibile soddisfacente.
1) Il clima sulla terra è stato sempre costante?
Il clima sulla terra ha subito nel corso dei millenni moltissime variazioni.
Ne fa fede la storia di molte regioni della terra, che evidenzia come in passato il clima fosse completamente diverso da quello che è adesso.
Prendiamo ad esempio le zone desertiche del continente africano. I graffiti che si trovano nel deserto del Sahara in località detta Acacus indicano non solo che certe zone erano abitate, ma anche che in esse esistevano animali acquatici come l’ippopotamo.
Così come indice di robusti cambiamenti del clima sono le fasi di glaciazione che si sono succedute. Interessante è l’esame dei dipinti dei secoli passati, nei quali si registrano condizioni climatiche diverse dalle attuali anche nella nostra Europa
2) è vero che negli anni ’70 si pensava ad una nuova era glaciale?
È vero, oltre alla memoria personale esistono rapporti sull’argomento ed anche servizi giornalistici che riportavano con un certo allarme dati scientifici e misure ad hoc che indicavano la possibilità che ci si avviasse ad una nuova glaciazione.
3) È vero che il sole manda energia in quantità non costanti?
La superficie del sole è sede di reazioni termonucleari che producono quantità immense di calore, una parte del quale raggiunge la terra riscaldandola.
Tuttavia, queste reazioni non sono costanti, e con ritmo ciclico il sole emette quantità diverse di calore.
Un segnale di quanto sopra sono le macchie solari, che cambiano di intensità.
Il fatto che la terra riceve meno o più calore può causare un maggiore o minore riscaldamento della superficie terrestre.
4) Cosa è l’EFFETTO SERRA?
L’EFFETTO SERRA è il fenomeno attraverso il quale il calore che arriva dal sole sulla terra, e quello originato dalle azioni dell’uomo vengono trattenuti dalle sostanze presenti nell’atmosfera.
Queste sostanze sono soprattutto il vapore acqueo, che ha una capacità di trattenere il calore molto più grande degli altri gas e che stranamente non viene in genere tenuto nella giusta considerazione.
E poi la ANIDRIDE CARBONICA, il METANO, gli NOX, l’anidride solforosa, le particelle ed altri in misura minore.
È bene riflettere su una esperienza che molti di noi hanno fatto: nel deserto al tramonto la temperatura crolla perché vi è poco vapore d’acqua e minori quantità di altri gas sopra indicati rispetto a luoghi come quelli delle zone temperate con molto vapore ed altri gas.
L’afa di cui spesso soffriamo è dovuta proprio all’umidità dell’atmosfera: appena piove, la temperatura diminuisce molto velocemente.
Così come è osservazione di tutti il calo di temperatura quando l’aria è secca.
5) Cosa si intende come CAMBIAMENTO CLIMATICO?
La preoccupazione di molti è che, soprattutto a seguito del continuo aumento del consumo di combustibili, man mano che aumenta la concentrazione nell’aria della ANIDRIDE CARBONICA, degli NOX, delle particelle incombuste, una quantità sempre crescente di calore, invece di essere irradiata fuori della atmosfera, venga trattenuta causando un crescente riscaldamento della superficie terrestre.
Un fenomeno del genere , se si dovesse verificare e stabilizzare, avrebbe conseguenze non esattamente valutabili ma certamente deleterie in termini di scioglimento dei ghiacci, siccità ecc.
6) Siamo sicuri che le azioni sull’ANIDRIDE CARBONICA siano idonee alla soluzione del problema?
Questo tema è oggetto di grandi dibattiti in quanto come detto non è solo l’ANIDRIDE CARBONICA a causare il fenomeno, ma anche altri gas fra i quali il VAPORE ACQUEO che ha una capacità molto alta di trattenere il calore, oltre a METANO, NOX, particelle ecc.
Non è facilmente calcolabile l’eventuale effetto positivo di una azione sull’ANIDRIDE CARBONICA, né è possibile valutare i corrispondenti costi che comunque appaiono ingenti.
7) Come mai non si hanno risposte definitive a problemi così importanti e vitali?
Tutto dipende dal fatto che sul clima agiscono numerosissime variabili.
Innanzitutto, il sole. Come detto, a cicli precisi, il sole spedisce quantità maggiori di energia.
Inoltre, il clima varia anche robustamente a seguito del variare delle glaciazioni.
Si tratta di fenomeni lentissimi, che influenzano la temperatura alla superficie terrestre.
Il Sahara una volta era una foresta. Questi due punti per la loro lentezza impediscono di attribuire a questa o quella causa le variazioni della temperatura della terra.
Terzo punto: la composizione della atmosfera.
Questa dipende sia dalla natura sia dalle azioni dell’uomo.
Emissioni industriali, trasporti, riscaldamento, ma anche vulcani, incendi di foreste, crescita, morte e decomposizione di una infinità di animali,variazioni dell’assorbimento da parte dei mari ecc.
Il fenomeno detto El Niño per anni è stato caratterizzato da temperatura maggiore del solito, poi tutto è rientrato.
L’eruzione del Pinatubo ha contaminato l’aria per anni, così come successe con Etna e Vesuvio nel passato.
8) La prima crisi energetica fu nel 1973 .Cosa si è fatto da allora?
Poco, se non pochissimo. Quando addirittura non si è andati in direzione opposta.
Nel caso dell’Italia, questo è accaduto, in quanto abbiamo interrotto i programmi di costruzione di impianti nucleari, non solo, ma abbiamo anche fermato gli impianti funzionanti.
Il nucleare è insieme a quella idroelettrica una delle due fonti valide di energia senza emissioni di GAS SERRA.
Una osservazione: dal 1973 ad oggi si sono sviluppate molte tecnologie adottate come prodotti da tutti. Telefonino, TV a colori, DVD, internet, computers, treno alta velocità (TAV), biomedicine ecc.
Non si sono sviluppate, in oltre 35 anni, le energie alternative, malgrado molte parole e molti riconoscessero la utilità di produrle.
Questo significa che le difficoltà sono immense, e l’ottimismo fuori luogo.
9) Sono credibili le energie alternative?
Non vi sono, al di fuori di nucleare ed idroelettrico, alternative ai combustibili. Si può semmai parlare di energie integrative, nel senso che da esse ci si può attendere una quantità di energia sulle poche unità per cento.
Non solo, ma per alcune di esse il BILANCIO ENERGETICO, ossia il confronto fra energia consumata per costruire gli impianti e condurli, e quella prodotta, stenta a diventare positivo.
10) Esistono le energie pulite?
Idroelettrico e nucleare, che non presentano emissioni.
Per quanto riguarda le biomasse, i problemi sono ingenti sia in termini di competizione sui suoli agricoli con la produzione di cibo sia per le emissioni delle biomasse nel corso della combustione.
L’eolico in zone idonee sta prendendo piede, il FOTOVOLTAICO si diffonde ma ancora necessita di sovvenzioni per superare il gap di competitività.
È tuttavia riconosciuto da molti che la ricerca tecnologica nel settore potrà portare a progressi significativi.
Conclusioni
È difficile trarre conclusioni certe dall’insieme di dati contraddittori ed incerti di cui disponiamo.
Peraltro, da sempre l’uomo ha usato la ricerca e la tecnologia per risolvere i suoi problemi.
Da un lato l’ambiente naturale, dall’altro l’uomo con la sua intelligenza.
Nei millenni, l’uomo è riuscito a modificare il proprio benessere in senso positivo attraverso la cultura. È questo un punto di riflessione e, perché no, di ottimismo.