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L’Italia nella transizione energetica: evoluzione tendenziale e scenari di accelerazione tecnologica - Carlo Manna -

Si è visto come, a livello globale, già a partire dai prossimi decenni la domanda energetica in forte crescita non potrà essere soddisfatta dalle tecnologie tradizionali basate sull’uso di combustibili fossili, senza aumentare la pressione sull’ambiente, sulla salute dell’uomo e sulla sicurezza degli approvvigionamenti.
Dovranno quindi acquisire un ruolo sempre più rilevante tecnologie in grado di soddisfare la domanda riducendo al minimo tali pressioni.  
Le criticità del sistema energetico nazionale, prima tra tutte la forte dipendenza, in costante crescita, dalle importazioni dall’estero, fa si che il fattore innovazione tecnologica giochi per l’Italia un ruolo particolarmente rilevante. 

Il suo sviluppo può rappresentare la chiave di volta per accelerare la transizione verso un sistema energetico ambientalmente ed economicamente più sostenibile.
Nel Rapporto Energia e Ambiente 2006 dell’ENEA l’evoluzione tendenziale del sistema energetico nazionale viene confrontata con scenari energetici, che prevedono l’introduzione accelerata di nuove tecnologie.
A questo riguardo sono stati individuati tre cluster principali:
i primi due relativi alle tecnologie già oggi disponibili, per l’EFFICIENZA ENERGETICA e per le fonti RINNOVABILI di energia;
il terzo gruppo riguarda tecnologie prossime all’introduzione sul mercato, che si prevede potranno consentire in tempi più lunghi (non prima del 2020), un uso ambientalmente sostenibile di combustibili fossili anche attraverso la cattura e il confinamento della CO2.

L’introduzione di queste misure di politica energetica e ambientale nelle analisi di scenario determina un’evoluzione del sistema significativamente diversa da quella tendenziale, con conseguenze rilevanti sui consumi di energia e sulle emissioni di CO2.

Gli effetti sui consumi di energia

Tra i settori di uso finale dell’energia, l’industria è il settore che presenta la crescita minore. 
Già a partire dal breve periodo, il settore maggiormente responsabile dei consumi energetici è il civile: il maggior incremento dei consumi si verifica infatti nel terziario, settore che continua a guidare la crescita economica in cui il forte aumento della domanda è solo parzialmente mitigato dagli incrementi di EFFICIENZA (figura 7).

Figura 7 - USI FINALI di energia: quota dei consumi per settore (dati storici 1990-2005 e scenario tendenziale al 2030)












Fonte: elaborazione ENEA

In figura 8 sono graficizzati gli scenari, tendenziale e di accelerazione tecnologica, relativi ai consumi di energia primaria al 2030: nel seguito le quote di contenimento dei consumi sono descritte con riferimento ai principali settori di uso finale.

Figura 8 - Consumi di energia primaria (tendenziale-accelerazione tecnologica) (MTEP)












scenario tendenziale 
scenario di accelerazione tecnologica
Fonte: elaborazione ENEA

- Industria: è il settore che presenta la crescita minore dei consumi, il margine di riduzione è del 6%.
- Trasporti: è il settore che presenta la maggiore crescita dei consumi energetici, il margine di riduzione è di quasi il 15% ma l’elevata crescita dei consumi sembra potersi frenare solo nel lungo periodo.
- Terziario: il settore è in forte crescita e le misure aggiuntive previste nello scenario non sembrano in grado di invertire il trend di crescita per arrivare ad una stabilizzazione dei valori di consumo
- Residenziale: l’aumento dei consumi risulta piuttosto modesto; attraverso politiche per il risparmio e l’EFFICIENZA ENERGETICA, la riduzione dei consumi può essere molto significativa fin dal medio periodo.