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L’efficienza energetica in Europa - Agi Energia -

Il 23 gennaio 2008 la Commissione europea ha fornito una prima valutazione (COM(2008)11def.) dei piani nazionali d’azione per l’EFFICIENZA ENERGETICA (PNAEE) che gli Stati membri erano tenuti a presentare entro il 30 giugno 2007, secondo quanto stabilito dalla Direttiva 2006/32/CE.

Alcuni Stati membri manifestano l’intenzione di adempiere a parte dei loro obblighi tramite il mantenimento o lo sviluppo di strumenti di mercato per promuovere l’EFFICIENZA ENERGETICA. Un certo numero di paesi ha già implementato, o è intenzionato a farlo, un sistema di CERTIFICAZIONE dei risparmi energetici (attraverso i cosiddetti CERTIFICATI BIANCHI, con possibilità di scambio di tali certificati), connesso agli obblighi di RISPARMIO ENERGETICO imposti a distributori o fornitori di energia elettrica e gas.
I sistemi attualmente esistenti in Gran Bretagna, Italia e Francia presentano caratteristiche diverse in merito alla definizione degli obiettivi di RISPARMIO ENERGETICO, le parti obbligate, i settori interessati, i progetti eleggibili, la struttura istituzionale e, più in generale, le regole di funzionamento di ciascun sistema.

La Gran Bretagna ha adottato sin dal 2002 il Programma Energy Efficiency Commitment (ECC), suddiviso in cicli di tre anni, che impone ai fornitori di gas ed elettricità di attuare misure di miglioramento dell’EFFICIENZA ENERGETICA nel settore residenziale. Tale programma è stato sostituito, il 28 aprile scorso, con il programma Carbon Emission Reduction Target (CERT), 2008-2011, che richiede ai fornitori di energia il raggiungimento di obiettivi di riduzione di CO2, pari a circa il doppio di quanto previsto nel secondo periodo dell’ECC. Sarà inoltre instaurato un sistema volontario di limitazione e scambio delle emissioni, denominato Carbon Reduction Commitment. Non si tratta però di un meccanismo di scambio dei certificati (simile a quello esistente in Italia o in Francia); è prevista, piuttosto, la possibilità di scambio tra gli operatori di parte degli obblighi, previa autorizzazione dell’Autorità di regolamentazione, OFGEM.

In Italia, con il DM 21/12/2007, sono stati fissati nuovi obiettivi di RISPARMIO ENERGETICO per i distributori di elettricità e GAS NATURALE per l’anno 2008 e il 2009, quelli per il triennio 2010-2012, e fornite nuove indicazioni a supporto del sistema dei CERTIFICATI BIANCHI, presente già dal 2005.

La Francia, dal 2006, ha adottato un sistema di scambio dei CERTIFICATI BIANCHI, che certificano i risparmi energetici derivanti da interventi nei settori residenziale e terziario conseguenti agli obblighi imposti per i fornitori di energia elettrica e gas, altri combustibili (non per i trasporti), servizi per il riscaldamento e raffrescamento. Di notevole interesse evidenziare come in Francia il numero di schede per la valutazione dei progetti sia pari a 120 (erano già 70 a metà del 2006, e oltre 90 a fine 2006) a fronte delle 22 schede presenti in Italia.

Anche la Polonia propone nel suo piano nazionale l’introduzione di un sistema dei CERTIFICATI BIANCHI a partire dal 2009, mentre nelle Fiandre (regione del Belgio) e in Irlanda sono presenti obblighi di risparmio imposti ai distributori senza la possibilità di scambio dei certificati. In Danimarca e Olanda, infine, sono presenti obblighi annuali di risparmio per i distributori dell’energia elettrica e del gas.

Caratteristiche principali dei sistemi dei CERTIFICATI BIANCHI in Europa

Tratto da Agi Energia