Oggi in Italia esiste una soluzione che consente di ‘spegnere’ una centrale elettrica in grado di soddisfare una città di 2 milioni di abitanti, evitando di produrre milioni di tonnellate di ANIDRIDE CARBONICA, il principale dei gas che provocano l’EFFETTO SERRA.
Il ‘segreto’ o se preferite, la soluzione per poter ‘spegnere’ questa centrale senza provocare black out, si chiama EFFICIENZA ENERGETICA, ovvero un modo per consumare molta meno energia, usandola con EFFICIENZA e, quindi, in modo più intelligente.
Come? E’ quello che vi spiegherò in questo intervento.
Per capire che cos'è l'EFFICIENZA ENERGETICA, possiamo pensare agli allenamenti in palestra: all’inizio bisogna lavorare molto per ottenere un minimo risultato ma con il tempo, migliorando le tecniche degli esercizi e gli strumenti utilizzati, lo stesso risultato si ottiene con sempre minore sforzo.
L’EFFICIENZA ENERGETICA è questo: è imparare a fare le stesse cose – illuminare la casa, farsi la doccia, usare elettrodomestici o illuminare le strade - utilizzando sempre meno elettricità, senza però rinunciare a un buon risultato.
Quindi l’EFFICIENZA ENERGETICA è un modo per risparmiare energia e, di conseguenza, risparmiare in bolletta senza rinunciare a nulla ma, anzi, evitando INQUINAMENTO e sprechi con notevoli vantaggi per l’ambiente.
Più in generale, per “EFFICIENZA ENERGETICA” si intendono tutte quelle azioni e quelle tecnologie che permettono di utilizzare l'energia nel modo migliore: nell’industria, i trasporti, l’agricoltura, le infrastrutture e le nostre case con tutti i consumi energetici che comportano.
Come si fa? Ad esempio utilizzando le lampadine a basso consumo, i kit per il risparmio di acqua, oppure elettrodomestici, condizionatori, scaldabagno e CALDAIE ad alta EFFICIENZA, ma anche con interventi sui sistemi di riscaldamento, nell'impiantistica industriale e nell'ILLUMINAZIONE pubblica: potrà sembrare curioso, ma esistono tecnologie per illuminare le gallerie stradali o per i semafori che consentono ottimi risparmi energetici e quindi molta EFFICIENZA!
In Italia la diffusione di apparecchiature, sistemi e tecnologie innovative e più efficienti nelle abitazioni, nei servizi e nell’industria, consente già adesso di risparmiare oltre 7 miliardi kilowattora l’anno, pari al 2% dei consumi elettrici nazionali. Questo risultato è stato possibile grazie ad un sistema che chiama ‘CERTIFICATI BIANCHI’ o ‘titoli di EFFICIENZA energetica’ pensato per accrescere l’utilizzo efficiente dell’energia, fissando precisi obiettivi di miglioramento.
Il sistema è stato introdotto per legge nel 2005 e i risultati sono stati finora molto positivi: in cinque anni sono state risparmiate circa 9,6 milioni di tonnellate equivalenti petrolio (Tep), pari alla produzione annua di una centrale da oltre 80950 MW ed ai consumi annui di una città di quasi 2,3 milioni di abitanti. E, per il futuro, l’Autorità – che gestisce i CERTIFICATI BIANCHI - ha approvato, fra l’altro, nuove proposte che permetteranno una riduzione di consumi prevalentemente nel settore industriale, stimata di oltre 800 mila tonnellate equivalenti di petrolio nei prossimi cinque anni.
Ma come funzionano i "CERTIFICATI BIANCHI"? Per tornare all’esempio dello sport, c’è un allenatore che stabilisce ogni anno quali sono i miglioramenti da fare: l’allenatore è il ministero dello Sviluppo economico e gli “sportivi” sono le aziende che distribuiscono luce e gas che, per legge, devono raggiungere gli obiettivi fissati, realizzando progetti di EFFICIENZA ENERGETICA.
Ogni società di DISTRIBUZIONE di luce e gas – quindi ogni ‘sportivo’- riceve un ‘premio’ sotto forma di titoli di EFFICIENZA ENERGETICA corrispondenti al progetto realizzato; ogni distributore deve mettere insieme una quantità di “CERTIFICATI BIANCHI” tale da raggiungere l’obiettivo prefissato.
Il ‘premio’, ovvero gli incentivi vengono dati solo per l’installazione di tecnologie più efficienti rispetto agli standard già obbligatori per legge o a alle tecnologie già diffuse nel mercato. Alla fine dell’anno, i titoli equivalenti all’obiettivo obbligatorio vengono consegnati all’Autorità che controlla e valuta se il risparmio c’è effettivamente stato.
L’Autorità, quindi, è un po’ come il giudice della gara che verifica il raggiungimento di questi obiettivi e multa chi non ha ottenuto il numero di CERTIFICATI BIANCHI previsto.
Fra i vantaggi, c’è anche quello dei costi: infatti, con i ‘CERTIFICATI BIANCHI’, la spesa energetica evitata è dalle 6 alle 12 volte rispetto al piccolo contributo che ogni consumatore paga attraverso la sua bolletta per sostenere il sistema dei titoli di EFFICIENZA ENERGETICA; inoltre il meccanismo dei TEE si è dimostrato più efficiente rispetto ad altri meccanismi nel raggiungere risultati nella lotta all’INQUINAMENTO e per la sicurezza energetica.
Ma non solo. Dobbiamo sempre ricordare che lo sviluppo energetico sostenibile è l’elemento fondante degli obiettivi che l’Europa ha indicato ad ogni singolo Paese come traguardo da raggiungere al 2020, in termini di consumi da soddisfare con la produzione da fonti RINNOVABILI.
Fino ad oggi quest’obiettivo è stato perseguito puntando principalmente sulle fonti RINNOVABILI elettriche (il FOTOVOLTAICO e l’eolico ad esempio) mentre sono rimaste in secondo piano altre risorse che potrebbero dare un contributo significativo come le RINNOVABILI termiche e, appunto, l’EFFICIENZA ENERGETICA. Si tratta di fonti che, a parità di risultati in termini di tonnellate equivalenti di petrolio - TEP - evitate, potrebbero essere promosse spendendo meno.
Il costo di un TEP evitato attraverso le RINNOVABILI elettriche infatti varia dai 900 ai 3.500 euro, mentre scende a 350 euro circa con le RINNOVABILI termiche e a circa 600 euro con interventi di EFFICIENZA ENERGETICA.
Occorre quindi porre nuova attenzione ad un possibile ‘mix per lo SVILUPPO SOSTENIBILE’ che utilizzi più tasti e contribuisca anche alla ricerca, all’innovazione e alla costruzione di una filiera nazionale nell’efficienza e nelle RINNOVABILI termiche, campi nei quali il nostro Paese ha già consolidate eccellenze.
Di fatto, quindi, l’efficienza è un vero e proprio “giacimento nascosto’ di energia che, se ben sfruttato può dare risultati importanti per ridurre i consumi, alleggerire le bollette e aiutare le imprese a sviluppare tecnologie innovative e contribuire alla crescita dell’economia e alla creazione di posti di lavoro ‘sostenibili’.
Tutto ciò deve diventare una cultura, un modo di fare che deve diventare naturale per tutti noi. Ci sono e ci sono state guerre e scontri per l’energia: impariamo tutti a ottimizzarne il consumo. L'energia è infatti un bene raro, prezioso in quanto finito in molte sue fonti che non può e non deve essere "usato male" anche per rispetto alle generazioni future.