Il sistema elettrico è articolato in tre fasi: produzione, TRASMISSIONE e DISTRIBUZIONE di energia elettrica. L’energia elettrica come la conosciamo non esiste in natura e bisogna, quindi, produrla. Produrre energia vuol dire trasformare in “elettricità” l’energia ricavata da fonti primarie; sole, acqua, vento, calore e ATOMO, per citarne alcune. Questa trasformazione avviene nelle centrali elettriche. Trasmettere energia vuol dire trasferire l’energia prodotta dai centri di produzione alle zone di consumo, lungo il percorso la tensione va via via diminuendo, da alta a bassa passando per la media.
Perché ciò avvenga occorrono linee, stazioni elettriche e di trasformazione, cioè gli elementi che compongono una Rete di TRASMISSIONE, che in Italia si articola in un insieme di oltre 63.000 km di linee. La rete di TRASMISSIONE va poi gestita in sicurezza attraverso il DISPACCIAMENTO, bilanciando, cioè, l’offerta e la domanda di energia 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno. L’ultima fase che conclude la filiera del sistema elettrico è rappresentata dalla DISTRIBUZIONE, cioè la consegna di elettricità in media e BASSA TENSIONE agli utenti.
Anche l’attività di TRASMISSIONE dell’energia elettrica, come quelle legate al trasporto di merci e persone, non avviene in modo isolato rispetto al contesto internazionale, nel nostro caso europeo. Fin dagli albori dell’industria elettrica infatti, la necessità di garantire una maggiore affidabilità delle reti ha portato all’avvio della collaborazione tra i gestori delle reti. In Europa continentale, a partire dalla prima metà del XX sec. si è costituita una regione cosiddetta “sincrona” (i.e. esercita alla medesima FREQUENZA di 50 Hz) per la quale sono stati progressivamente definiti i requisiti tecnici necessari per la gestione integrata del sistema elettrico europeo interconnesso. L’interconnessione in questi anni viene utilizzata per rafforzare la sicurezza del sistema elettrico, grazie alla messa a fattor comune di risorse necessarie a garantire la stabilità del sistema. Verso la fine degli anni ‘90, a seguito anche del processo di liberalizzazione dei mercati e dei servizi lanciato dalla Commissione Europea, l’interconnessione elettrica tra i paesi dell’UE inizia ad avere anche una rilevanza economica e commerciale, basata sui differenziali di prezzo dell’energia nei vari paesi dell’UE. In questa prospettiva, gli scambi transfrontalieri di energia elettrica tra paesi eccedenti (dove tipicamente l’energia elettrica costa meno) e paesi deficitarii (dove l’energia elettrica costa di più) diventano sempre più spesso la motivazione prevalente per la realizzazione di nuove linee di interconnessione. Nell’attuale sistema elettrico europeo integrato (che comprende 34 paesi, di cui i 27 dell’UE tranne Malta, più Norvegia, Svizzera, Islanda e l’ex Jugoslavia) coesistono cinque diverse aree sincrone: la regione dell’Europa continentale, l’area nordica, il Regno Unito, l’Irlanda e l’area baltica.
Breve storia della collaborazione tra gestori di rete, da UNIPEDE ad ENTSO-E
1924: UNIPEDE - International Union of Producers and Distributors of Electrical Energy
1951: UCPTE - Union for the Co-ordination of Production and Transmission of Electricity – Associazione costituita dalle imprese elettriche verticalmente integrate nel settore della produzione e della TRASMISSIONE di energia elettrica
1999: UCPTE cambia denominazione in UCTE, in rappresentanza della sola filiera della TRASMISSIONE di energia elettrica
2001: UCTE viene trasformata in Associazione Internazionale di diritto belga con personalità giuridica e sede legale a Bruxelles. Nei primi anni del nostro secolo UCTE consolida le regole tecniche per l’esercizio sincrono della rete elettrica europea e delle interconnessioni di rete tra i sistemi elettrici nazionali, dando vita al cosiddetto Operation Handbook che diviene cogenti per i gestori delle reti di TRASMISSIONE dell’energia elettrica.
Nel 1999 nasce ETSO, associazione internazionale dei gestori di rete appartenenti ai paesi membri di UE, Svizzera e Norvegia. L’ETSO è la confederazione di 4 associazioni tecniche regionali (UK TSOI, Nordel, TSOI, UCTE), corrispondenti alle quattro aree sincrone europee. ETSO rappresenta l’inizio della collaborazione tra gestori di rete al di fuori delle problematiche strettamente inerenti alla sicurezza del sistema elettrico, in quanto le sue attività principali sono:
• Promozione quadro comunitario e regolamentare di riferimento in materia di liberalizzazione del mercato elettrico;
• Attuazione prescrizioni comunitarie in materia di scambi transfrontalieri di energia elettrica;
• Individuazione di meccanismi di regolazione per la remunerazione dei costi derivanti dai flussi transfrontalieri e stipula del contratto CBT;
• Individuazione e analisi degli schemi di assegnazione della capacità di trasporto sulle interconnessioni di rete e di gestione delle congestioni;
• Piattaforma per la trasparenza dei dati (ETSOVista).
Questa lunga storia di collaborazione tra gestori delle reti di TRASMISSIONE ha un suo decisivo sviluppo nel dicembre del 2008, quando nasce, su base volontaria, ENTSO-E (www.entsoe.eu) – European Network of Transmission System Operators, in sostituzione di ETSO, UCTE e delle altre Associazioni Regionali (UKTSOI, NORDEL, ATSOI e BALTSOA), come Associazione Internazionale con l’obiettivo di rafforzare il coordinamento tra i gestori di rete nell’attesa dell’entrata in vigore del c.d. “Terzo Pacchetto Energia dell’UE” e precisamente del Regolamento CE n. 714/2009 che ne costituisce il fondamento giuridico.
A partire dal 3 marzo 2011, data di entrata in vigore del Terzo Pacchetto Energia, l’ENTSO-E, con sede a Bruxelles, è l’Organismo (obbligatorio e non più volontario) per la cooperazione a livello comunitario di tutti i gestori di rete per l’esercizio delle funzioni e dei compiti definiti nel Regolamento CE n. 714/2009, che opera in unione con la Commissione Europea e con l’Agenzia per la cooperazione tra i regolatori nazionali dell’energia (ACER), istituita dal Regolamento CE n. 713/2009 per garantire il coordinamento delle funzioni di regolamentazione svolte dalle Autorità nazionali di regolazione.
La cooperazione multilaterale tra i gestori di rete a livello europeo ha una lunga storia; essa è nata inizialmente con le finalità di:
Sicurezza e affidabilità tecnica delle reti elettriche di TRASMISSIONE e delle interconnessioni tra i sistemi nazionali mediante la definizione in comune di regole, procedure e standard tecnici
Coordinamento tecnico e operativo su base volontaria nella definizione del quadro regolamentare europeo per favorire l’integrazione dei mercati elettrici
Cooperazione su base regionale, e su indirizzo dei Regolatori per promuovere e coordinare le attività di gestione delle congestioni di rete e le procedure di allocazione della capacità sulle interconnessioni.
A partire dal 3 marzo 2011, con l’entrata in vigore del Terzo Pacchetto Energia dell’UE, trova fondamento giuridico la quarta finalità che è quella di:
Definire, in coordinamento con la Commissione Europea e con le Autorità di Regolazione internazionale la regolazione dei sistemi di TRASMISSIONE e dell’integrazione dei mercati a livello europeo attraverso strutture preordinate a livello Europeo (ENTSO-E e ACER).
In questa prospettiva, l’ENTSO-E diviene un soggetto fondamentale nel promuovere il completamento del mercato interno dell’energia e gli scambi transfrontalieri e nel garantire la gestione ottimale e coordinata delle reti e lo sviluppo della rete europea. A questo scopoessa ha il mandato di:
elaborare i Codici di rete europei (i testi che definiscono i rapporti tra operatore della TRASMISSIONE ed utenti della rete – i.e. produttori, distributori e consumatori) sulla base delle priorità stabilite dalla Commissione Europea;
definire il Piano decennale di sviluppo della rete elettrica europea (TYNDP).
I codici di rete europei riguardano le questioni transfrontaliere e di integrazione dei mercati, ma non si sostituiscono ai codici di rete nazionali, pur essendo suscettibili di modificarli eo integrarli. Sono in corso di preparazione 14 codici, che coprono le tematiche della connessione alla rete di TRASMISSIONE, dell’esercizio integrato delle reti elettriche e dell’integrazione tra i mercati regionali dell’energia. Tali codici saranno adottati dalla Commissione europea con il rango di Regolamenti comunitari, immediatamente applicabili nei paesi dell’UE in quanto leggi comunitarie. L’ambizioso obiettivo è di avere i codici approvati entro il 2014, secondo i piani della CE di avere a quella data raggiunto la completa integrazione dei mercati regionali dell’energia e avere, quindi, realizzato il cosiddetto IEM, Internal Energy Market.
Il piano di sviluppo decennale della rete elettrica europea (TYNDP, Ten Year Network Development Plan) elaborato da ENTSO-E non è vincolante a livello comunitario. Esso si basa prevalentemente sui piani di investimento adottati a livello nazionale ed ha, come ruolo principale, di essere lo strumento di pianificazione coordinata delle reti e delle interconnessioni. Esso indica gli investimenti necessari e importanti per la sicurezza del sistema e per la risoluzione delle congestioni; contiene inoltre le prospettive di adeguatezza della capacità di generazione dell’energia elettrica a fronte dell’incremento della domanda e sulla base delle prospettive di sviluppo della produzione da Fonti RINNOVABILI.
Link utili
• http://ec.europa.eu/energy
• http://www.terna.it/default/Home/AZIENDA/chi_siamo/Terna_in_Europa_e_nel_Mediterraneo/europa_mediterraneo_entsoe.aspx
• http://entsoe.eu/
• http://www.acer.europa.eu