Acqua: quale futuro per l’oro blu?
Giovedì 24 Febbraio, Sala San Pio X, via della Conciliazione 5 – Roma
L’associazione Greenaccord, con il supporto della Provincia di Roma, organizza una giornata dedicata ai problemi sociali, politici ed economici dell’acqua, al dramma di chi non ne ha accesso e ai metodi migliori per assicurarne una corretta gestione.
Per oltre un miliardo di persone la sua assenza già oggi rappresenta un dramma: l’impossibilità di accesso all’acqua è qualcosa di difficilmente immaginabile per i cittadini del Nord del mondo. Eppure ha riflessi diretti sulla nostra vita: perché man mano che aumenteranno i problemi di approvvigionamento idrico, aumenterà il fenomeno delle migrazioni ambientali e sempre più persone premeranno alle nostre porte. Ecco perché il tema della corretta gestione dell’oro “blu” diventa sempre più di stretta attualità. Un tema che, nelle prossime settimane, si intreccerà con l’agenda politica del nostro Paese in vista dei referendum di primavera.
Per questi motivi, l’associazione Greenaccord, con il supporto della Provincia di Roma, organizza, giovedì 24 febbraio dalle 9, una giornata di studio dal titolo “Dammi da bere” (Sala San Pio X, Via della Conciliazione 5). Un’occasione per approfondire i vari aspetti del problema.
“Decidere quale sia il sistema di gestione più equo, più lungimirante, più sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sanitario è un tema ormai ineludibile”, spiega Alfonso Cauteruccio, presidente di Greenaccord. “Per l’accesso all’acqua e per il controllo delle fonti, nel Sud del mondo si combattono da tempo guerre sanguinose, milioni di persone sono costrette a esodi biblici. Sbaglieremmo, noi cittadini privilegiati dell’Occidente, a disinteressarci del problema. Dobbiamo anzi affrontare seriamente e con risolutezza questo tema, perché ad esso è legato il benessere nostro e delle future generazioni. Ma per scegliere bene, occorre avere ben chiari i termini della questione. Ecco perché abbiamo voluto organizzare questa conferenza, invitando esperti e scienziati di fama internazionale”.
“Grazie alla collaborazione con Greenaccord – aggiunge l’assessore provinciale alle Politiche Finanziarie e di Bilancio, Antonio Rosati – per la prima volta in Italia possiamo avere un quadro di insieme, anche sul piano internazionale, su un bene fondamentale come l’acqua. Intendiamo riaffermare l’uso intelligente dei beni comuni, evitando approcci ideologici, perché siamo di fronte , credo, a un bivio della storia: il bisogno che tecnica, scienza e politica si uniscano per uno sviluppo consapevole che metta l’uomo al centro. Questo convegno rappresenta dunque l’occasione per spiegare come in Italia sia possibile lanciare una grande ed efficiente industria pubblica nazionale dell’acqua, tenendo sempre presente che è un monopolio naturale e bene insostituibile per la civiltà umana”
La giornata di Studio si aprirà con il video messaggio del presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti e con l’intervento di Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.
La sessione mattutina sarà dedicata all’analisi dello scenario internazionale e vedrà gli interventi di Nigel Watson, docente di Gestione Ambientale al Centre for Sustainable Water Management dell’università di Lancaster; Antonio Navarra, direttore del Centro Euromediterraneo per i cambiamenti climatici; Juliet Christian-Smith, ricercatrice del Pacific Institute for Studies in Development, Enviroment and Security; Hahmi Kennou, governatore del World Water Council e Amedeo Postiglione, presidente della International Court of Environmental Foundation.
La sessione pomeridiana sarà invece incentrata sulla situazione italiana. Interverranno Michele Civita, assessore provinciale alle politiche del Territorio, Maurizio Pettine, direttore dell’IRSA-CNR, Marco Staderini, amministratore delegato di ACEA Spa e Paola Chirulli, ordinario di diritto amministrativo all’università La Sapienza di Roma.
A seguire, nel corso di una tavola rotonda, si illustreranno le diverse opinioni di forze politiche e associazioni rispetto ai due quesiti referendari ammessi dalla Corte costituzionale a metà gennaio. I referendum chiedono l’abrogazione di ampie parti della recente legge sull’affidamento ai privati della gestione dei servizi pubblici locali, tra i quali anche il servizio idrico.
“In Italia – osserva Andrea Masullo, presidente del Comitato Scientifico di Greenaccord – paese fra i più grandi consumatori al mondo di acque imbottigliate, la questione è rendere più efficiente la gestione pubblica o correre il rischio della privatizzazione di un bene prezioso e dagli usi multipli, che rischia di aprire conflitti fra industrie, agricoltura e cittadini, e portare fuori controllo i prezzi a danno delle fasce più povere della popolazione”.
A confrontarsi sulla questione saranno l’estensore della legge, Andrea Ronchi, ex ministro per le Politiche europee; Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo sostenibile e già ministro dell’Ambiente nel primo governo Prodi; Bernardo Pizzetti, ex presidente dell’ Agenzia di controllo dei servizi pubblici del Comune di Roma; Sergio Marini, presidente di Coldiretti; Massimo De Maio, presidente di Fare Verde; Paolo Carsetti, segretario del Forum Italiano dei movimenti per l’Acqua; Giuseppe Scaramuzza, vicepresidente di Cittadinanzattiva e Giuseppe Soriero, assessore all’Urbanistica del comune di Catanzaro.
Le conclusioni saranno affidate ad Antonio Rosati, assessore alle Politiche finanziarie e di Bilancio della Provincia di Roma.
L’evento è aperto a tutti coloro che sono interessati al tema.
Il programma completo è disponibile sul sito www.greenaccord.org .
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