Nucleare si, Nucleare no: di cosa stiamo parlando?
Venerdi' sera sono stato ad un interessante incontro ove il tema era, o voleva essere, "pro o contro" il nucleare. In effetti si sono alternati due relatori di opposte vedute ma cio' che di interessante e' emerso chiaramente, ha ben poco a che vedere col nucleare: una visione sulla societa' del futuro, per realizzare la quale ogni mezzo e' lecito.
Ciò che si vuol ottenere è un cambiamento radicale della società: un vecchio disegno politico oramai superato dall’evidenza dei fatti e dalla Storia, che si vuole riproporre mascherato da un finto quanto facile buonismo ambientalista cavalcando l’imperante destriero dei cambiamenti climatici.
Il primo relatore ha esposto le necessita' energetiche globali e come il nucleare, coi suoi pro e contro, possa contribuire a queste: presentazione chiara, equilibrata, confortata da riferimenti e dati precisi. La seconda presentazione invece per me e' stata "illuminante": la premessa e' durata circa 40 minuti e l'esposizione dei dati, buona parte dei quali totalmente sbagliati o "tirati per i capelli", non piu' di cinque minuti...piu' che sufficienti per comprenderne l'inconsistenza.
E' però nella premessa la chiave di lettura: questa societa' e' "sbagliata" e si vuole proporre, meglio dire imporre con ogni mezzo, la societa' "giusta".
La societa' "sbagliata" e' quella ove viviamo noi, ove l'energia viene prevalentemente prodotta in grosse centrali e poi distribuita. Non è invece stato detto quale sia la società "giusta" ma ne e' stata data un'immagine sfruttando la simbologia energetica ed e' quella ove la produzione stessa di energia e' distribuita. Questo non e' però un discorso tecnologico ove sono presi in considerazione i vari aspetti delle diverse soluzioni, ma puramente simbolico ed ideologico e affonda le sue radici nella filosofia marxista.
L'obiettivo è quindi la società giusta e tutto il resto (proposte energetiche, cambiamenti climatici, ecc...) serve e si adatta in modo "macchiavellico" al fine che deve essere raggiunto con qualsiasi mezzo, anche travisando e forzando le evidenze piu' chiare.
In tale ottica trova spiegazione anche l'apparente schizofrenia di alcune frange ambientaliste che prevedono immani tragedie causate dai cambimenti climatici ma sono contrarie all'unica produzione energetica che attualmente si propone come arma efficace contro i cambiamenti climatici: il nucleare, appunto.
Tutto acquista un senso, o per lo meno una spiegazione, in questa visione macchiavellica.
-Sia i cambiamenti climatici che rappresentano l'arma piu' efficace, anche se ultimamente un po' "spuntata", il treno a cui attaccarsi o, se vogliamo, la scusa migliore, per portare avanti questa battaglia puramente socio-politica.
-Sia l'opposizione ideologica, quale miglior aggettivo a questo punto, al nucleare (prodotto in grosse centrali e che non potrebbe mai rientrare in una generazione distribuita) per sostenere la quale si arriva a stravolgere l'evidenza: il relatore e' arrivato a dire che in tutto il mondo il nucleare gode di incentivazioni economiche, sino a 16 c$/KWh negli USA. (In realtà in nessun Paese al mondo l’energia prodotta da fonte nucleare e’ attualmente incentivata; addirittura in due Paesi, Svezia e Belgio, viene ulteriormente tassata. Negli USA è previsto un incentivo fiscale di 1,8 c$/KWh per i primi 6000 MW che entreranno in funzione e solo per i primi otto anni di produzione)
Si sa che negare l'evidenza rientra in certe strategie e gia' nell'introduzione della serata, che secondo le parole del moderatore sarebbe stata non ideologica, si e' avuta dimostrazione di cosa certi "combattenti" siano pronti a sostenere: la serata di venerdi', come oramai da un mese a questa parte siamo abituati a Milano, era fredda e piovosa. Ebbene: questa e' stata portata come dimostrazione della situazione oramai drammatica originata dai cambiamenti climatici! Peccato che tutti i modelli che sostengono l'AGW prevedano per la nostra area caldo e siccita'....un po' come sostenere, in questi infausti giorni in cui non si riesce a porre freno alla perdita di petrolio nel golfo del Messico, che grazie al petrolio il mondo e' piu' pulito!
Con queste mie semplici riflessioni non intendo certo ridicolizzare l’inconsistenza delle argomentazioni portate contro il nucleare o a favore dell’AGW, ma chiarire che se si vuole discutere sulla “giustezza” della società del futuro è bene farlo nelle sedi e contesti socio-politici adatti, e non mascherare tali lotte con facili buonismi verso il clima o l’ambiente. E questo per il bene di tutti: della Società, del Pianeta e della Scienza.
Gianluca Alimonti
INFN & Università degli Studi, Milano
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